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giovedì 7 aprile 2011

Jean Paul Alexander Vaccari Malca

Una Piccola descrizione su di me


Ciao il mio nome è Jean Paul Alexander Malca Vaccari e io vengo dal Peru, ho 17 anni e vivo con mia madre e mio padre a Torino. Sono una persona felice,mi piace molto giocare, mi piace giocare a calcio con i miei amici, pero posso solo giocare il sabato. Sono alto, la mia pelle è chiara, le mie orecchie e il naso sono normali, i miei occhi sono grandi e marroni e miei capelli sono neri e corti.
Il mio calciatore preferito

 
A Little Description About Me

Hi my name is Jean Paul Alexander Vaccari Malca and I’m from Peru, I’m 17 years old and I live with my mother and my father in Turin.
I’m a happy person that likes to play a lot, I like to play soccer with my friends only on Saturday’s.
I’m tall, my skin is clear, my ears and my nose are normal, my eyes are big and brown and my hair are black and short.

giovedì 31 marzo 2011

Giocando con la parole

Questo è un lavoro svolto durante il laboratorio di inglese.
Sono parole in inglese, italiano e persiano.
Buona lettura...
Sausage,      salsiccia, سوسیس  
Banana,        banana,          موز
Apple,          mela, موز             
Chipse,         patate,   سیب زمینی
Salad,           insalata,    در نمک
Pizza,            pizza,           پیتزا
Sandwich,     panino,      ساندویچ
Ornage,        arancia,      نارنجی
Fish,             pesce, ماهی          
Ice cream,    gelato,           کرم

SAID ESSOUFI

Ciao mi chiamosaid ho 15 anni e vengo dal marocco.
Mi piace ballare e ascoltare la musica rap, hip hop.
Sono un ragazzo di statura media, la mia carnagione è di colore caffèlatte.

Biografia Di Pablo Neruda

Pablo Neruda  e nato in Parrai, 12 luglio 1904 – Santiago, 23 settembre 1973, è stato un poeta cileno.
Frequentò le scuole fino al liceo nella cittadina di Temuco e poi l'università a Santiago.Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea.
Il suo vero nome era Neftalí Reyes Basalto. Usava l'appellativo d’arte Pablo Neruda (dallo scrittore e poeta  ceco jan neruda )che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale.
Dal 1926 al 43 girò il mondo come rappresentante diplomatico del suo paese. Lui era il cantore della povera gente.
Nel’ 36-37 visse l'esperienza della guerra civile spagnola .L'incontro o meglio la scoperta della Spagna fu per Pablo Neruda un fatto di estrema importanza.

Neruda, favorito dalle circostanze, mise un  scompiglio nella letteratura spagnola facendosi paladino della "poesia impura" opponendosi alla linea purista di Juan Ramon Ramirez. Allora la sua influenza non fu preponderante ma si fece sentire più tardi e ancora perdura in qualche modo presso le generazioni intermedie e recenti.

Nel 1943, durante il viaggio di ritorno a casa, si fermò in Peru, visitò Machu picchu  , e rimase molto colpito dalla città degli inca che gli ispirò, nel 1945 la scrittura di Alturas de Macchu Picchu, un poema in dodici parti sulla colonizzazione spagnola. Lo stesso argomento ispirò anche Canto general, pubblicato nel 1950 che contiene fortissimi accenti polemici contro il cosiddetto imperialismo statunitense (di cui, tra l'altro, denunciò gli abusi di multinazionali come la coca – cola.

Dopo aver subito il fascino dell'incontro con la poesia spagnola, il poeta cileno venne travolto nell'appassionata vicenda della guerra civile: dalla tremenda fucilazione di Lorca e con Cesar Vallejo, un poeta peruviano, fondò il Gruppo ispano-americano d'aiuto alla Spagna. La guerra civile determinò un mutamento profondo nell'animo, nelle convinzioni, nella cultura, nella poesia del poeta. La sua fu una vera e propria conversione al prossimo e la sua poesia divenne quella dell'uomo con gli uomini cioè una poesia sociale e di lotta politica, di adesione e di repulsione rispetto al prossimo, di sostegno e di esacrazione, di speranza e di rabbia: d'azione

E quando cessata la guerra civile e sconfitte le armi repubblicane tanti spagnoli furono costretti all'esilio o morirono fucilati o in carcere quel "legame materno" con la Spagna si fece per Pablo drammatico e fu come una goccia di sangue che rimase indelebile
Nel 1944 tornato in Cile s'iscrisse al partito comunista cileno e venne eletto senatore.
Dal '48 al 52 fu perseguitato e costretto all'esilio per la sua presa di posizione contro il neodittatore Gonzalez Videla; così tornò a viaggiare per il mondo.Nel 1971 guadagna il premio nobel per la letteratura, nel 1973 torna in Cile e in quello stesso anno muore a Santiago subito dopo il colpo di Stato del generale Pinochet.


http://it.wikipedia.org/wiki/Pablo_Neruda

L'E.N.I.A.C.

Perche il primo computer si chiamaba ENIAC?

Electronic (electronico)
Numerical (numerico)
Integrator (Integratore)
And          (e)
Computer (calcolatore)

Ed stato chiamato così perche è stato il primo calcolatore electronico con soli circuiti electronici, invece che parti meccaniche come i modeli procedenti.

Come era il primo computer?

Come tutti i primi computer occupava una stanza di grandi dimensioni, m 9 x 30, per una superficie complessiva di 180 m2, e pesava 30 tonnellate. Era costituito principalmente da 42 pannelli disposti su tre pareti della stanza. Ogni pannello era alto circa 9 piedi, largo 2 piedi e spesso 1 piede. Sopra i pannelli erano stati sistemati i condotti di aria per il raffreddamento. C'erano inoltre 5 pannelli portatili che potevano venir spostati da un posto all'altro.

J. Mauchly e J. Eckert erano riusciti a costruire il primo calcolatore con soli circuiti electtronici non in movimento.

Unità di misura (Piede):
1 piede = 0,3048 m = 30,48 cm

lunedì 28 marzo 2011

WORKSHOP DI FOTOGRAFIA

Tutti i giovedì pomeriggio fino a giugno 2011, all'interno del Laboratorio di Italiano svolto al C.T.P. 3 ex Drovetti, si stà svolgendo un workshop di fotografia.
In questo articolo potrete leggere alcune riflessioni in merito.

"Bello come l'incontro fortuito
su un tavolo di dissezione
di una macchina da cucire e di un ombrello"
Isidore Ducasse Conte di Lautréamont, Canti di Maldoror, VII

L'epoca attuale è caratterizzata più di ogni altra da un infinito accumulo di immagini serializzate e da un immaginario sempre più condizionato dal modello unico e totalizzante di una bellezza stereotipata.
L'uso diffuso dei social network - con il rischio di una sovraesposizione banalizzante dei corpi, delle facce, delle storie e delle vite - e l'accessibilità e la padronanza allargata del digitale rischiano di diventare, talvolta, la protesi tecnica perfetta per l'affermazione di un'estetica, e di un pensiero, unici.
Crediamo tuttavia che esista il modo di servircene in senso opposto: per liberare la creatività singolare di ciascuno, moltiplicare e valorizzare le differenze dei gusti e delle percezioni, conoscere il mondo da più di un punto di vista, sfruttando a pieno i vantaggi offerti da nuove tecnologie che sono, in sè, accessibili a tutti.
Insieme all'architetto e docente Maurizio Briatta abbiamo così intrapreso un percorso pratico di fotografia a costo zero (prevede l'uso delle fotocamere incorporate nei telefonini), alla scoperta della Bellezza che, imprevedibilmente e a dispetto di ogni abitudine, abita le cose di tutti i giorni.

Per maggiori informazioni sul Laboratorio di Italiano si rimanda al link sottostante:
http://associazioneculturaleleoasi.blogspot.com/2010/11/laboratorio-di-italiano-per-stranieri.html

giovedì 24 marzo 2011

L'Odissea

L'Odissea sarebbe stata scritta da Omero, un poeta cantore cieco, che errava per le corti dei re e dei principi, recitando i suoi poemi già nell'antichità, la fama di questi poemi era cosi grande, che molte città vantavano di essere la patria di Omero.

Marienela Calle Bermeo

Ciao, mi chiamo Marienela. Ho 18 anni. 
Vengo dal Peru. Sono una ragazza allegra,
con  gli occhi marroni, i capelli ricci
 e sono magra. La mia pelle è un
po’ scura. Io sono alta. 
Le mie gambe sono magre. Le mie mani
sono grosse. La mia bocca e piccola
Mi piace ballare.

Hello, my name is marienela. I’m 18 years old.
I’m from Peru. I’m an happy girl,
With brown eyes. My hair are curly.
I’m thin. My skin is dark.
I’m tall.
My legs are thin. My hands are
big. My mouth is little.
I like dancing.

Susai Alexandru

Ciao , mi chiamo Alex.
Ho 16 anni e vengo dalla Romania.
Abito a Torino con i miei genitori e vado a scuola.
Mi piace divertirmi e uscire con gli amici.
Il colore dei miei occhi è azzurro
Ho i capelli molto corti e ho un orecchino che ora non stò portando.
La mia altezza e nella media e la mia carnagione e bianca.
Il mio fisico è allenato inoltre vado in palestra ma ho la fortuna di mangiare di tutto e di più.
Mi piacciono molto i cani, con le zampette piccoline.

Anggela Calvo

Ciao! Mi chiamo Anggela, sono peruviana, ho 17 anni e abito a Torino con mia madre e mio padre.
Sono una ragazza allegra e timida.
Mi piace disegnare, cantare e il mio colore preferito è il nero.
Sono bassa, la mia pelle è chiara, ho i capelli neri lunghi, i miei occhi sono neri e il mio naso e le miei orecchie sono piccole.

Hi! My name is Anggela, I’m from Peru, I’m 17 years old and I live with my mother and father in Turin.
I’m a happy and timid girl. I like drawing, singing and my favourite colour is black.
I’m short, my skin is clare, my hair are black and long, my eyes are black, my nose and ears are little.

giovedì 3 febbraio 2011

SE TU MI DIMENTICHI


Io voglio che tu sappia
Una cosa
Tu lo sai com’è
Se guardo
La luna di vetro , il ramo rosso
Del lento autunno alla mia finestra ,
Se tocco
Vicino al fuoco
La  impalpabile cenere
E il rugoso corpo  della legna
Tutto mi conduce  a te
Come se ciò esiste
Aromi , luce , metalli
Fossero piccole navi che navigano
Verso le tue isole che m’attendono
Adesso bene
Se a poco a poco cessi di amarmi
Io te smetterò  d’amarti poco a poco
Se improvvisamente
Mi dimentichi
Non mi cercare
Che già ti avrò dimenticato
Se si consideri pazzo e lungo  
Il vento della bandiera
Che passa per la mia vita
E tu decidi
Di lasciarmi alla riva
Del cuore in cui ho le radici
Pensare
Che in quel giorno
In quella ora
Alzare le braccia
E lasciare le mie radici
A cercare altra terra
Ma
Se ogni giorno
Ogni ora
Senti che a me sei destinata
Con dolcezza implacabile
Se ogni giorno sale
Un fiore alle tue labbra a cercarmi
Oh amore mio, oh mia
In me tutto quel fuoco si ripete
In me niente si spegne ne si dimentica
Il mio amore si nutre del tuo amore .Amata
E mentre tu sei viva sarà tra  le tue braccia
Senza uscire dalle mie

VERSIONE IN SPAGNOLO

SI TÚ ME OLVIDAS

QUIERO que sepas
una cosa
.
Tú sabes cómo es esto:
si miro
la luna de cristal, la rama roja
del lento otoño en mi ventana,
si toco
junto al fuego
la impalpable ceniza
o el arrugado cuerpo de la leña,
todo me lleva a ti,
como si todo lo que existe,
aromas, luz, metales,
fueran pequeños barcos que navegan
hacia las islas tuyas que me aguardan.
Ahora bien,
si poco a poco dejas de quererme
dejaré de quererte poco a poco
.
Si de pronto
me olvidas
no me busques,
que ya te habré olvidado.
Si consideras largo y loco
el viento de banderas
que pasa por mi vida
y te decides
a dejarme a la orilla
del corazón en que tengo raíces,
piensa
que en ese día,
a esa hora
levantaré los brazos
y saldrán mis raíces
a buscar otra tierra
.
Pero
si cada día,
cada hora
sientes que a mí estás destinada
con dulzura implacable.
Si cada día sube
una flor a tus labios a buscarme,
ay amor mío, ay mía,
en mí todo ese fuego se repite,
en mí nada se apaga ni se olvida,
mi amor se nutre de tu amor, amada,
y mientras vivas estará en tus brazos
sin salir de los míos

giovedì 27 gennaio 2011

Se questo è un uomo

Oggi in classe abbiamo commemorato la data del 27 gennaio giorno della memoria.
Abbiamo letto l'introduzione di Primo Levi al libro dal titolo "SE QUESTO E' UN UOMO".

Abbiamo deciso di scrivere una breve introduzione sugli argomenti inerenti il periodo della seconda guerra mondiale, riproporre la larica introduttiva al libro ... e ... visto che siamo studenti di diversi paesi di svolgere una traduzione della stessa.

Dei cinquanta milioni di morti seconda guerra mondiale, sei millioni furono gli Ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti:uomini e donne, vecchi e bambini di quasi ogni paese d'Europa trovarono la morte nei "lager", dopo inaudite sofferenze; pochissimi furono i sopravvissuti.
Primo levi, nell'introduzione al suo libro autobiografico"Se questo è un uomo" (da cui e trata anche la lirica qui presentata) afferma: "per mia fortuna, sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944, e cioè dopo che il governo tedesco, data la crescente scarsità di manodopera, aveva stabilito di allungare la vita media dei prigionieri da eliminarsi, concedendo sensibili miglioramenti nel tenore di vita e sospenendo temporaneamente le uccisioni ad arbitrio dei singoli". Levi, dunque, Ebreo e partigiano e perciò doppiamente inviso ai nazisti, grazie alla sua "fortuna" riesce a sopravvivere all'incubo del "lager";ma, per che questa esperienza di totale disumanizzazione, di perdita di ogni dignità e identità umana non debba mai piu, per nessun individuo al mondo, ripetersi, è necessario, dice Levi, che tutti sappiano che cosa ha significato essere prigioniero nei Lager nazisti e mai, mai lo dimenticheremo, pena le piu terribili maledizioni.

SE QUESTO E' UN UOMO
Di Primo Levi

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepidi case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Versione in spagnolo
Ustedes que viven seguros
en vuestras casas calidas;
Ustedes que encuentran regresando en la tarde
la comida caliente y gente amable:

Consideren si esto es un hombre
que trabaja en el fango
que no conoce la paz
que lucha por medio pan
que muere por un si o por un no.
Consideren si esta es una mujer,
sin cabello y sin nombre
sin mas fuerza de recordar
con los ojos vacios y el vientre frio
como una rana de invierno.

Nunca olvides que se trata de
estas palabras para ti.
Sculpan en vuestros corazones
estando en casa andando por la calle,
acostandote despertando;
repitanle a sus hijos

O para deshacer el hogar
la enfermedad no le permite
que sus hijos toquen la cara sulla.

Chi siamo

Noi siamo una classe del C.T.P. 3 ex Drovetti.
In classe siamo in 9 studenti il mattino ma nel pomeriggio siamo molti di più sapete quanti?
23!