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giovedì 27 gennaio 2011

Se questo è un uomo

Oggi in classe abbiamo commemorato la data del 27 gennaio giorno della memoria.
Abbiamo letto l'introduzione di Primo Levi al libro dal titolo "SE QUESTO E' UN UOMO".

Abbiamo deciso di scrivere una breve introduzione sugli argomenti inerenti il periodo della seconda guerra mondiale, riproporre la larica introduttiva al libro ... e ... visto che siamo studenti di diversi paesi di svolgere una traduzione della stessa.

Dei cinquanta milioni di morti seconda guerra mondiale, sei millioni furono gli Ebrei sterminati nei campi di concentramento nazisti:uomini e donne, vecchi e bambini di quasi ogni paese d'Europa trovarono la morte nei "lager", dopo inaudite sofferenze; pochissimi furono i sopravvissuti.
Primo levi, nell'introduzione al suo libro autobiografico"Se questo è un uomo" (da cui e trata anche la lirica qui presentata) afferma: "per mia fortuna, sono stato deportato ad Auschwitz solo nel 1944, e cioè dopo che il governo tedesco, data la crescente scarsità di manodopera, aveva stabilito di allungare la vita media dei prigionieri da eliminarsi, concedendo sensibili miglioramenti nel tenore di vita e sospenendo temporaneamente le uccisioni ad arbitrio dei singoli". Levi, dunque, Ebreo e partigiano e perciò doppiamente inviso ai nazisti, grazie alla sua "fortuna" riesce a sopravvivere all'incubo del "lager";ma, per che questa esperienza di totale disumanizzazione, di perdita di ogni dignità e identità umana non debba mai piu, per nessun individuo al mondo, ripetersi, è necessario, dice Levi, che tutti sappiano che cosa ha significato essere prigioniero nei Lager nazisti e mai, mai lo dimenticheremo, pena le piu terribili maledizioni.

SE QUESTO E' UN UOMO
Di Primo Levi

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepidi case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Versione in spagnolo
Ustedes que viven seguros
en vuestras casas calidas;
Ustedes que encuentran regresando en la tarde
la comida caliente y gente amable:

Consideren si esto es un hombre
que trabaja en el fango
que no conoce la paz
que lucha por medio pan
que muere por un si o por un no.
Consideren si esta es una mujer,
sin cabello y sin nombre
sin mas fuerza de recordar
con los ojos vacios y el vientre frio
como una rana de invierno.

Nunca olvides que se trata de
estas palabras para ti.
Sculpan en vuestros corazones
estando en casa andando por la calle,
acostandote despertando;
repitanle a sus hijos

O para deshacer el hogar
la enfermedad no le permite
que sus hijos toquen la cara sulla.

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